Il film, tratto da un divertente manga giapponese, racconta la storia di Lucius Modestus, un architetto romano specializzato nella progettazione di stabilimenti termali, che è piuttosto insoddisfatto del suo lavoro. Vorrebbe innovare, creare qualcosa di nuovo per dare benessere al popolo romano.
Improvvisamente, mentre si sta rilassando in una vasca, viene risucchiato dall’acqua e si ritrova catapultato nel Giappone moderno; è così che trova la sua fonte di ispirazione, imitando e copiando i Giapponesi e trasferendo le idee nipponiche nella Roma augusta.
Non mancano alcuni problemi tecnologici che vengono risolti con un po’ di iniziativa, per esempio in mancanza di pompe e di motori le bollicine di una vasca a idromassaggio vengono create dagli schiavi che devono soffiare in appositi tubi.
Il film è piuttosto divertente, la sua comicità è ovviamente mirata al pubblico del sol levante ma piacerà un po’ a tutti. Senza nessuna pretesa di credibilità i viaggi nel tempo sono uno strategemma per presentare alcune battute e alcune gag semplici ma godibili.
Lo stupore di Lucio di fronte a una civiltà così evidentemente avanzata confronto all’invincibile e insuperabile Roma viene pian piano superato dalla consapevolezza di quello che sta succedendo realmente, complice anche la love story che nasce tra l’architetto dell’imperatore e una giovane giapponese moderna che, innamorata di lui, impara il latino solo per poter comunicare con Lucio.
Curiosità: pur essendo ragionevolmente credibili come Romani latini, tutti gli attori sono giapponesi.
Il film è stato presentato al Far East Film Festival di Udine e al Lucca comics 2012. Abbiamo visto la versione in lingua originale (con sottotitoli in inglese) ma immagino che esista anche doppiato in italiano.