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Il segreto di Vera Drake

Il segreto di Vera Drake

Il segreto di Vera Drake (Vera Drake) è un film del 2004 diretto da Mike Leigh.

La pellicola ha vinto il Leone d’oro al miglior film alla 61ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Londra 1950. Vera, la protagonista, è una buona madre, una devota e irreprensibile moglie, ma ha un segreto: pratica aborti clandestini con l’aiuto di un’amica che le procura gli appuntamenti. Svolge questa attività con la convinzione di aiutare le giovani donne che si trovano in difficoltà. Una ragazza viene ricoverata in ospedale per complicazioni a seguito dell’intervento di Vera. Il medico che l’ha in cura, accortosi che era stato praticato un tentativo di aborto, interroga la madre circa le circostanze e chiama la polizia. La donna, nonostante una prima ritrosia, vuota il sacco e rivela agli investigatori il nome di Vera Drake.

La polizia le fa visita a casa proprio nel bel mezzo del festeggiamento per il fidanzamento della figlia. Tra lo stupore dei familiari, Vera viene portata nella camera da letto per poter essere interrogata. Tra le lacrime ammette tutto, ma aggiunge che lo faceva solo per aiutare ragazze sole che non avevano i mezzi per tenere i bambini e si dimostra turbata alla notizia che la ragazza che aveva cercato di aiutare si fosse aggravata.

Vera viene portata in commissariato, mentre i familiari sono ancora all’oscuro delle motivazioni. Il marito turbato la segue. Durante il secondo interrogatorio si scopre che anche Vera da giovane subì un aborto. La donna rimane inoltre sconvolta nello scoprire che l’amica, che le dava i nominativi delle ragazze da aiutare, si faceva pagare; Vera, al contrario, non lo faceva per soldi, ma solamente per aiutare il prossimo. Dopo aver firmato la propria confessione, rivela al marito ciò che aveva fatto e questi, nonostante sia turbato dalla notizia, si dimostrerà comprensivo e le darà il suo appoggio.

Dopo una notte passata in cella, il mattino seguente le viene concessa la libertà condizionata dietro cauzione. Il processo vero e proprio si terrà il mese seguente. Tornata a casa, il figlio si dimostra sconvolto, non riesce a capire le motivazioni che hanno spinto sua madre a compiere all’oscuro di tutti una tale “indecenza”, una cosa così sbagliata. Il giorno del processo, le vengono inflitti 2 anni e 6 mesi di carcere, dove incontra altre donne che – come lei – aiutavano le giovani ragazze in difficoltà.

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