Una commedia che fa ridere di gusto ma che fa anche riflettere: l’ultimo film di Checco Zalone è anche il migliore dei tre e proprio mentre ci chiedevamo quando il suo personaggio avrebbe cominciato a venire a noia ecco che autori, regista e interprete riescono a sfornare una commedia divertente e intelligente, che sa far ridere nel migliore dei modi, coinvolgendo lo spettatore e prendendo in giro le negatività dell’Italia, in particolare in questo periodo.
Il film è attualissimo prova (e riesce) a far ridere della crisi. Il protagonista abbandona il suo lavoro perchè lo trova poco gratificante proprio quando la moglie viene messa in mobilità a causa della cattiva situazione finanziaria dell’azienda per cui lavora. La moglie è operaia e la famiglia vive nel vicentino, una zona profondamente colpita dalla crisi economica per cui non è facile per la mamma trovare un nuovo lavoro.
Checco inizia a lavorare come rappresentante per una ditta di aspirapolvere, la sua simpatia, il suo ottimismo e l’enorme numero di parenti gli garantisco inizialmente un buon successo di vendita ma prima o poi i parenti finiscono e Checco si trova a dover portare il figlio in una vacanza da sogno per rispettare una promessa.
Senza una lira in tasca Checco e il figlio Nicolò si presentano dalla avara zia Molisana in cerca di ospitalità a scrocco, qui hanno il colpo di fortuna incontrando casualmente Lorenzo, un bambino affetto da mutismo selettivo. Con i suoi motivi di fare diretti e bruschi Checco riesce e farlo parlare e a quel punto la ricchissima madre di Lorenzo offre a padre e figlio ospitalità nella ricca viglia di famiglia.
Checco, che ha una passione per la finanza ed è nella lista nera di una società finanziaria con cui è indebitato, riesce a farsi accettare tra le ricche frequentazioni della famiglia di Lorenzo. Con una serie di colpi di fortuna che si traducono in gag esilaranti viene addirittura iniziato nella massoneria ma è qui che il film si fa più intelligente: pur mantenendo una vena di ottimismo ad ogni costo che ogni tanto appare come una forzatura, presenta alcuni dei lati oscuri dell’attuale crisi economica con sagacia e ironia.