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Robert Mitchum

Robert MitchumRobert Charles Durman Mitchum (Bridgeport, 6 agosto 1917 – Santa Barbara, 1º luglio 1997) è stato un attore e cantante statunitense. Precursore degli antieroi nella cinematografia statunitense degli anni cinquanta e sessanta, interprete di oltre cento film in più di cinquant’anni di carriera, è una delle più celebri figure del cinema hollywoodiano. Il critico Roger Ebert lo ha definito l’anima dei film noir.

Robert Mitchum nacque a Bridgeport (Connecticut), il 6 agosto 1917, da James Thomas Mitchum, un lavoratore nei cantieri portuali e ferroviari, e da Ann Gunderson Mitchum, la figlia di un capitano della marina norvegese immigrato negli USA. Il padre morì in un incidente ferroviario quando Robert aveva solo 18 mesi e Ann fu costretta a trovare lavoro presso un giornale come linotipista. Durante la sua turbolenta infanzia, l’irrequieto Robert fu spesso coinvolto in risse e birichinate.

Nel 1929, Ann mandò il dodicenne Robert a vivere con i nonni a Felton (Delaware), ma il ragazzino fu subito espulso dalla scuola media per essersi azzuffato con il preside. Un anno dopo, nel 1930, Robert si trasferì con la sorella maggiore, la cameriera e attrice teatrale Julie (in origine Annette) Mitchum, a New York (più precisamente nel quartiere Hell’s Kitchen).

Dopo essere stato espulso anche dalla Haaran High School, Robert lasciò sua sorella e iniziò a viaggiare attraverso gli Stati Uniti, spostandosi su vagoni ferroviari e in autostop, e mantenendosi con innumerevoli lavori, quali il minatore, lo scaricatore di porto, il pugile professionista, lo sterratore per i Civilian Conservation Corps.

In quegli anni si trovò coinvolto in numerose avventure, diventando uno dei tanti “ragazzi di strada” della grande depressione. A Savannah (Georgia), fu arrestato per vagabondaggio e messo ai lavori forzati per sei giorni con un gruppo di detenuti. In quella stessa località, molti anni più tardi, avrebbe girato il film Il promontorio della paura (1962), nei panni proprio di un detenuto. Mitchum riuscì a scappare senza scontare del tutto la pena e ritornò dalla sua famiglia nel Delaware. Fu a quel punto della sua vita, mentre si riprendeva da vari infortuni per i quali rischiò anche di perdere una gamba, che incontrò la donna che poi avrebbe sposato, l’allora adolescente Dorothy Spence.

Nel 1936 Mitchum andò a vivere con sua sorella Julie a Long Beach (California), dove i due furono presto raggiunti dagli altri familiari. Fu Julie che lo convinse ad unirsi alla locale cooperativa teatrale. Negli anni passati con la Players Guild di Long Beach, Robert si guadagnò da vivere come macchinista teatrale e attore occasionale. Scrisse anche molte commedie brevi che furono rappresentate dalla cooperativa. Secondo la biografia di Lee Server (Robert Mitchum: Baby, I Don’t Care), Mitchum dimostrò un notevole talento per la poesia, scrivendo testi radiofonici, canzoni e monologhi per le esibizioni di sua sorella Julie nei nightclub. Nel 1939 compose un oratorio che, grazie al finanziamento di Orson Welles, venne eseguito all’Hollywood Bowl.

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