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Attore

Salvatore Baccaro

Nato in Molise, si trasferisce successivamente a Roma in cerca di un’occupazione. Lavorando come fioraio nei pressi degli stabilimenti cinematografici De Paolis di via Tiburtina, nel quartiere romano di Pietralata, venne notato e quindi scritturato, alla fine degli anni sessanta, per il suo particolare aspetto deforme, quasi animalesco, caratterizzato da fronte sporgente, naso schiacciato, mani dalle dita enormi.

Tuttavia fu proprio il suo fisico, unito ad un’innegabile simpatia e ad un carattere gentile e bonario, ad aprirgli inaspettatamente le porte del cinema. Infatti divenne in breve tempo un tipico caratterista, molto richiesto dal cinema italiano per ruoli comici o grotteschi: partecipò infatti ad oltre 60 film tra la fine degli anni sessanta ed i primi anni ottanta, recitando in parecchi lungometraggi della commedia erotica degli anni settanta e del genere western, in molti film di Franco e Ciccio, nella serie di Pierino e anche in alcune pellicole di rilievo, tra cui Profondo rosso di Dario Argento (1975), dove interpreta un fruttivendolo.

L’attore ha adottato lo pseudonimo di Boris Lugosi – chiaro omaggio a Bela Lugosi, primo interprete del vampiro Dracula – nel film horror Terror! Il castello delle donne maledette (1973) di Tony Randall e di Sal Boris nel nazi-porno La bestia in calore (1977) di Luigi Batzella. Baccaro era doppiato prevalentemente da Ferruccio Amendola e Carlo Baccarini. L’ultimo film cui prese parte fu Dagobert di Dino Risi, del 1984.

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